Congelamento ovociti

Il congelamento degli ovociti è una tecnica di conservazione della fertilità che consente di conservare gli ovociti a tempo indeterminato, preservando così la loro qualità e fertilità.

Che cos'è il congelamento degli ovociti?

Gli ovociti contenuti nelle ovaie tendono a diminuire in numero e qualità con l’avanzare dell’età della donna. Grazie a questa tecnica di preservazione della fertilità, è possibile prelevare, congelare e conservare gli ovociti per un periodo di tempo indefinito.

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In quali casi è consigliabile il congelamento degli ovociti?

Qualsiasi donna può richiedere il congelamento dei propri ovociti con l’obiettivo di preservarne la fertilità nel tempo. Tuttavia, la vitrificazione degli ovociti può essere particolarmente valida per:

  • le donne che hanno più di 35 anni e non prevedono di avere una gravidanza nei prossimi 3 o 4 anni. Con il passare del tempo, la probabilità di fecondazione degli ovociti diminuisce e può aumentare la probabilità che si manifestino anomalie genetiche durante la fecondazione, che la gravidanza si concluda con un aborto spontaneo o che il bambino abbia la sindrome di Down. Con la vitrificazione degli ovociti, queste possibilità sono ridotte al minimo. Congelando gli ovociti, infatti, quando verranno riutilizzati in futuro, avranno la stessa qualità, rischi e vantaggi che avevano al momento in cui sono stati prelevati, non saranno cioè “invecchiati” in nessun modo.
  • le donne a rischio di perdita della funzione ovarica. Ad esempio, quelle affette da endometriosi o con diagnosi di malattie autoimmuni o di cancro che devono ricevere un trattamento di chemioterapia o radioterapia.

Fasi e durata della fecondazione in vitro

Per eseguire tutte le fasi di questa tecnica di riproduzione assistita, sono necessari circa 30 giorni.

February 2, 2014

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June 21, 2016

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Domande e risposte

Il congelamento degli ovociti consiste nel prelevare gli ovociti di una donna in età fertile stimolando l’ovulazione stessa per poi congelarli e conservarli fino al momento del loro utilizzo. Questo processo si chiama vitrificazione degli ovociti.

Si stima che quando nasce una bambina, le sue ovaie contengano da 400.000 a un milione di ovociti. Da quel momento in poi, il numero di ovociti inizia a diminuire. Di conseguenza, la fertilità di una donna è direttamente correlata alla sua età e, nella maggior parte delle donne, diminuisce significativamente dopo i 35 anni. L’ovaio, cioè, non produce più ovociti di quelli che già contiene al momento della nascita.

Gli ovociti formano la “riserva ovarica”, a cui è strettamente correlata la fertilità di una donna: maggiore è la riserva ovarica, migliore è la fertilità. A partire dai 35 anni, la diminuzione del numero di ovociti accelera. Si stima che a 40 anni solo il 20% delle donne abbia una riserva ovarica funzionale e pienamente fertile (in questo caso si parla di “fertilità normale”). C’è invece un 10% delle donne che a 40 anni è già andato in menopausa (precoce) con una riserva ovarica completamente esaurita.

Finora non è stato scoperto un modo per evitare che la riserva ovarica si esaurisca nel tempo. Non è nemmeno possibile prevedere quando la riserva ovarica di una donna si esaurirà: in altre parole, non possiamo sapere con esattezza per quanto tempo una donna rimarrà fertile.

Per congelare gli ovociti, le ovaie devono anzitutto produrne un numero sufficiente. Per questo motivo, si effettua stimola l’ovulazione con una tecnica simile alla FIV che prevede la somministrazione di un ormone (FSH) dopo le mestruazioni, per un periodo di 9-10 giorni. Questo ormone induce le ovaie a ovulare più volte. Gli ovociti vengono quindi prelevati mediante una puntura transvaginale (eseguita in sedazione). Una volta estratti, inizia il processo di vitrificazione. Gli ovociti, una volta congelati, possono essere conservati per molti anni.

Purtroppo, non è possibile garantire una gravidanza dopo il congelamento degli ovociti, poiché il successo dipende da molti fattori tra cui la qualità degli ovociti, la qualità degli spermatozoi e l’esistenza di altri problemi (ricettività endometriale, ecc.). Attualmente, le percentuali di gravidanza con la fecondazione in vitro utilizzando ovociti precedentemente vetrificati si aggirano intorno al 40-45% per ogni tentativo.