Indagine di base
L’indagine di base della fertilità analizza in un'unica visita tutti i fattori che possono condurre ad una gravidanza di successo

Che cos'è l'infertilità?
L’infertilità, secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dell’ESHRE (Società Europea di Embriologia e Riproduzione Umana), è “l’incapacità di portare a termine una gravidanza dopo un tempo ragionevole di rapporti sessuali senza adottare misure contraccettive”. Nelle donne di età inferiore ai 35 anni, si parla di un problema di fertilità se la donna non è riuscita a rimanere incinta dopo averci provato per circa un anno. Purtroppo, il tasso di infertilità femminile è aumentato negli ultimi anni. Una delle cause di questo fenomeno è da attribuire al fatto che al giorno d’oggi le donne tendono a posticipare l’età in cui diventare madri.
In quali casi è indicata la fecondazione in vitro?
I casi più comuni in cui è consigliato sono i seguenti:
Endometriosi
Una malattia in cui il tessuto che riveste l'interno dell'utero cresce all'esterno dell'utero. I suoi sintomi includono dolore pelvico e infertilità, la sua causa è sconosciuta e può causare alterazioni nelle tube di Falloppio e bassa qualità ovarica.
età avanzata
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fallimenti nei precedenti cicli di inseminazione artificiale
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malfunzionamento delle tube di Falloppio
Una malattia in cui il tessuto che riveste l'interno dell'utero cresce all'esterno dell'utero. I suoi sintomi includono dolore pelvico e infertilità, la sua causa è sconosciuta,
idrosalpinge
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diagnosi genetica preimpianto
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campione di seme di bassa qualità
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Fasi e durata della fecondazione in vitro
Per eseguire tutte le fasi di questa tecnica di riproduzione assistita, sono necessari circa 30 giorni.
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Hai domande sul percorso di fecondazione assistita?
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Fecondazione in vitro anche per le donne
fino a 50 anni di età
Grazie agli avanzamenti tecnologici e all’esperienza trentennale del team, il programma di ovodonazione permette di ottenere risultati soddisfacenti, riducendo i rischi anche per le donne in età materna avanzata.

Domande e risposte
Consideriamo normale che una donna impieghi fino a un anno per rimanere incinta. Può sembrare un tempo lungo, ma questa è la realtà che si può dedurre dagli studi sulla fertilità.
Uno dei fattori determinanti per la fertilità di una donna è l’età. Entro la fine del primo anno, l’80-90% delle donne sotto i 35 anni riesce a rimanere incinta. Tuttavia, tra i 35 e i 40 anni, alla fine del primo anno, la percentuale non va oltre il 70%. Quando una donna supera i 40 anni, questa percentuale scende al 20%. Se una donna esce da questi parametri, può rivolgersi a uno specialista per indagare più a fondo eventuali problemi di infertilità femminile.
Sebbene in entrambi i casi non sia possibile avere un figlio, si tratta di problemi molto diversi. Le rispettive cause sono radicalmente differenti, come lo sono i percorsi da fare per diventare genitori in queste situazioni.
Si ritiene che una coppia abbia circa il 25% di possibilità di ottenere una gravidanza ogni mese che la cerca. Dopo 6 mesi, il 60% delle coppie ottiene una gravidanza e questa percentuale sale all’80% dopo un anno.
È quindi consigliabile consultare uno specialista della riproduzione assistita quando non si è ottenuta una gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali non protetti.
L’ecografia transvaginale serve a verificare la normalità dell’apparato genitale della donna. Con questa ecografia si esamina la morfologia dell’utero (si possono escludere molte malformazioni uterine, o l’esistenza di polipi endometriali, miomi, ecc.); si visualizzano anche le ovaie (dimensioni, caratteristiche, presenza di segni ovulatori se l’ecografia viene eseguita a metà del ciclo, ecc.).
Grazie a questo esame possiamo individuare alcune malattie o diversi tipi di cisti, alcune delle quali (come le cisti endometriosiche) possono influire negativamente sulla fertilità.
Inoltre, l’ecografia permette di valutare il numero di follicoli antrali (in cui sono contenuti gli ovociti) e quindi di ottenere informazioni sulla riserva ovarica.
Lo spermiogramma è un test molto semplice che analizza il liquido seminale, misurando i seguenti parametri: numero di spermatozoi, motilità degli spermatozoi e percentuale di spermatozoi con anomalie morfologiche.
Grazie ai risultati di questo test, possiamo determinare la causa dell’infertilità in circa l’80% delle coppie ed individuare il trattamento di riproduzione assistita più adatto. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami prima di iniziare il trattamento.
Le indagini sopra citate possono essere considerate di routine o comuni a tutti i pazienti. Se però non sono conclusive, lo studio prosegue con ulteriori esami complementari in base alle esigenze e alle circostanze specifiche di ciascun caso.